Guida al riconoscimento di api, vespe, bombi e calabroni
Questa guida si rivolge agli amanti della natura selvatica che vogliono conoscere meglio il mondo degli Imenotteri, e precisamente quegli insetti "che pungono". Per prime vengono naturalmente le api, alla cui fisiologia complessa e affascinante è dedicata ampia parte, seguite dalle moltissime altre "cugine", ovvero le api non mellifere; seguono poi parenti ancora più lontani, come bombi, vespe e calabroni, e infine quegli insetti che fanno di tutto per apparire a loro simili, e quanti tra gli esapodi spesso vengono per errore creduti forniti di pungiglione, e quindi pericolosi. Ricchissima di informazioni entomologiche, storiche ed etologiche, con chiare fotografie e disegni, questa guida si legge comodamente in poltrona, ma può essere un utile strumento per chi volesse o dovesse imparare a distinguere sul campo tra i vari insetti, insegnando poi come evitare le punture e, in caso di necessità, come scongiurare che esse producano gli effetti più pericolosi o sgraditi.
Il miele Manuka UMF® della Nuova Zelanda è diventato uno dei mieli floreali più ricercati, riconosciuto a livello internazionale per le sue proprietà antimicrobiche uniche.
Il miele di Manuka è infatti unico in quanto contiene composti antimicrobici che non sono presenti in nessun altro miele floreale. Questa unicità ha portato allo sviluppo di un regime di test per certificare la concentrazione di questi composti noti come "fattore manuka unico" o UMF®.
L’azienda BeeNZ LTD produce miele di manuka della Nuova Zelanda certificato UMF che è la certificazione che garantisce i tre elementi chiave per l’azione antibatterica del miele di manuka. Questi elementi sono:
il DHA (didrossiacetone) che è una sostanza presente nel fiore di manuka; l’ape andando su questo fiore trasferisce questo composto nel miele, che attraverso gli enzimi prodotti dall’ape verrà trasformato naturalmente in MGO (metilgliossale).
il contenuto di MGO espresso in miriagrammi per kg (mg/kg) di metilgliossale, con un minimo di 83 mg/kg fino ad un massimo di 829 mg/kg. il contenuto minimo di LEPTOSINA che tradotto semplicemente è il polline esclusivo del fiore MANUKA che deve essere minimo del 70% sul totale del vasetto.
Tutto questo iniziò alla fine degli anni '80 quando si iniziò a testare una gamma di mieli floreali nei laboratori presso l'Università di Waikato in Nuova Zelanda e si scoprì che il miele derivato dalle specie di piante di Manuka aveva notevoli proprietà antimicrobiche.
Si dimostrò che, mentre tutto il miele conteneva un enzima chiamato glucosio ossidasi che di per sé ha un effetto antimicrobico quando la glucosio ossidasi rilascia il perossido di idrogeno in presenza di siero corporeo, tuttavia il miele di Manuka aveva qualcosa in più che quando la glucosio ossidasi era rimossa aveva ancora potente proprietà antimicrobiche.
Questo fattore è stato descritto come attività non perossidica, in seguito noto come "fattore manuka unico" o UMF®.
Fu solo molti anni dopo che il composto responsabile di questo unico fattore antimicrobico fu identificato come metilgliossale.
Mentre era noto che il nettare raccolto dalla specie Manuka produceva miele contenente metilgliossale, si scoprì anche che vi era un'ampia variazione nella concentrazione di metilgliossale in campioni di miele di Manuka provenienti da diverse regioni, stagioni e densità di piante di Manuka in una data località.
Una volta identificato il metilgliossale come il composto principale che contribuiva al livello antimicrobico del miele di Manuka, rimanevano delle domande sulla sua fonte in quanto non era presente nel nettare dei fiori di Manuka.
La ricerca è proseguita e si dimostrò che il metilglyoxal nel miele di Manuka della Nuova Zelanda proviene dal composto chimico diidrossiacetone (DHA). Quando il miele di Manuka è prodotto fresco dalle api, contiene alti livelli di diidrossiacetone e bassi livelli di metilgliossale, questo gradualmente si inverte quando le proteine e gli amminoacidi presenti in natura convertono gradualmente il diidrossiacetone in metilgliossale.
È stato pertanto necessario creare un sistema di misurazione e certificazione per quantificare l'efficacia antimicrobica del miele di Manuka sviluppando così la misurazione di questo miele, noto come "fattore manuka unico" o UMF®. Il metodo utilizzato è di confrontare i singoli campioni di miele in una colonia di batteri con una concentrazione nota di fenolo, un antisettico comune utilizzato nell'industria medica. Confrontando l'efficacia antimicrobica dei campioni di miele di Manuka con una concentrazione di fenolo, il miele di Manuka ha una classificazione che ne garantisce l'efficacia. Ad esempio, un campione di miele di Manuka che ha avuto lo stesso effetto antimicrobico del 15% di concentrazione di fenolo viene certificato come UMF® 15+.
Il miele di Manuka UMF in cui viene rilevato un indice maggiore di UMF®10 è considerato attivo, ma studi di laboratorio hanno dimostrato che il miele di Manuka avente livelli di attività non-perossido di UMF® 15, UMF® 20 o superiori è effettivamente attivo su di un’ampia gamma di batteri.Diversi studi internazionali hanno dimostrato l’azione attiva del miele di Manuka UMF® nel combattere ceppi batterici. Il miele di Manuka UMF® è un prodotto straordinario, il suo valore unico deriva dalla presenza di composti come il perossido di idrogeno, l'alto livello di metilgliossale espresso in termini di UMF®, insieme con antiossidanti, polifenoli, acidi fenolici, flavonoidi e sostanze delle api, tutti elementi vitali per la nostra salute.
POLLINE dei fiori SECCO BIOLOGICO 125 g
Paese di origine: ITALIA
Il polline è impiegato in fitoterapia come ricostituente perché è un alimento completo. Ricco di proteine (6-30%); aminoacidi (15-22%); lipidi (1-10%); acidi grassi insaturi e steroli; carboidrati(fino al 50% allo stato secco); zuccheri semplici (4-10%); acqua (12-20%); vitamine (vit.C, A, ac.pantotenico, ac.folico, complesso B); enzimi;ormoni; fattori antibiotici; sali minerali (ferro, calcio, magnesio potassio e zinco) e flavonoidi. Nel nucleo della sua cellula, il polline racchiude il segreto della vita: le molecole DNA e RNA che stabiliscono la funzione vitali di tutte le cellule. Grazie a queste sostanze rafforza e nutre l'intero organismo, combatte gli stati di affaticamento psicofisico rivelandosi un ottimo adattogeno e antiossidante.
Usato dagli atleti per aumentare la resistenza alla fatica e allo sforzo muscolare, trova impiego nell’attività fisica degli sportivi per l’apporto dei carboidrati e lipidi ma soprattutto come fonte di proteine e di aminoacidi essenziali, superiori a quelli della carne, delle uova e del formaggio, che giustificano le proprietà tonificanti, anabolizzanti, date dalla presenza di 20 dei 22 aminoacidi utilizzati dall’organismo umano.