Apitraz 500 mg striscia contro la varroa per arnie d.b.
APITRAZ 500 mg - striscia antivarroa per famiglie di api
Lunghezza 30 cm per alveari tipo Dadant e Layens
Confezione da 10 strisce (trattamento per 5 alveari)
PRODOTTO AUTORIZZATO per USO VETERINARIO
QUESTO PRODOTTO PUO' ESSERE VENDUTO SOLO IN ITALIA
AVVERTENZA: LA VENDITA DI QUESTO FARMACO E' AMMESSA SOLO IN ITALIA. ORDINI PROVENIENTI DA ALTRE NAZIONI NON VERRANNO EVASI.
Nella sezione download vedi modo d'uso
Scadenza 8/8/2024
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE VETERINARIO: APITRAZ 500 mg strisce per alveari per api / Amitraz INDICAZIONE DEL PRINCIPIO ATTIVO E DEGLI ALTRI INGREDIENTI Ogni striscia contiene: Principio attivo: Amitraz 500 mg INDICAZIONI: Trattamento di parassitosi esterna causata da Varroa destructor sensibile all’amitraz. SPECIE DI DESTINAZIONE: Api (Apis mellifera) POSOLOGIA PER CIASCUNA SPECIE, VIA E MODALITÁ DI SOMMINISTRAZIONE USO IN ALVEARE Usare 2 strisce per alveare, appendere ogni striscia tra 2 favi di scorte di miele. Posizionare le 2 strisce tra 2 favi dove le api mostrano la maggiore attività di passaggio. Appendere le strisce in modo da permettere alle api libero accesso ad entrambe le facciate, mantenendo lo spazio d’ape. TIPI DI ARNIA: Arnie tipo Dadant, posizionare una striscia tra il 3° e il 4° favo e l’altra striscia tra il 7° e l’8° favo AVVERTENZE PER UNA CORRETTA SOMMINISTRAZIONE Le strisce devono essere rimosse dopo 6 settimane. Le strisce non dovrebbero essere tagliate. Il prodotto dovrebbe essere usato quando la quantità di covata è bassa rispetto ai livelli massimi. In più, il prodotto dovrebbe essere applicato quando le api sono ancora attive, cioè prima che le api formino il glomere, il momento esatto di somministrazione può variare tra le varie zone climatiche. Pertanto, i livelli di covata e le condizioni climatiche devono essere considerate prima dell'applicazione del prodotto.
TEMPO di ATTESA MIELE : 0 giorni . NON USARE durante la raccolta del miele.
WARNING: THE SALE OF THIS MEDICATION 'ALLOWED ONLY IN ITALY. ORDERS FROM OTHER COUNTRIES WILL NOT BE PROCESSED.
ATTENTION: LA VENTE DE CE MÉDICAMENT 'ADMIS SEULEMENT EN ITALIE. ORDRESD'AUTRES PAYS NE SERONT PAS TRAITÉES.
Utilizzi e applicazioni
È stata creata per avere molteplici utilità, nel dettaglio:
Contrastare la varroa mediante il blocco di covata Controllare lo sviluppo degli alveari in primavera Utilizzo nell’allevamento delle regine Blocco di covata per aumentare le produzioni (simulazione effetto sciame) Gestione della sciamatura 1 - Blocco di covata per contrastare la varroaRicercare la regina e ingabbiarla utilizzando un favo di covata mista. Spesso va benissimo quello su cui si trova la regina. Aspettare 19 - 21 gg. max e poi effettuare la rimozione. In caso di orfanità (1/2%) inserire una regina feconda al momento della liberazione (19°/21°giorno).Eliminare favo rimosso. Nel frattempo, in attesa del trattamento, rimuovere i melari se presenti.
Al 24°/25° giorno, dopo il controllo covata (per verificare la presenza di uova) intervenire con acido ossalico. É piuttosto raro trovare casi di orfanità, ma per evitare di fare strade inutili, portare con se qualche regina feconda (per l’apicoltore scrupoloso questo consiglio può essere superfluo). Cosa non fare quando si ingabbia la regina?
Utilizzare favi di sponda con miele e polline Utilizzare fogli cerei Utilizzare favi già costruiti a magazzino.Perché non telaini di sponda? Perché non si avrebbe spazio sufficiente per la deposizione poiché essi sono spesso colmi di miele e polline.
Perché non il foglio cereo? Perché se ci fosse carestia di nettare, esso non verrebbe costruito bene né deposto.
Perché non favi già costruiti? Perché in questo caso dopo 10/12 gg. sarebbe completamente deposto e opercolato, e non svolgerebbe più la sua funzione di favo trappola.
Si ricorda che la funzionalità totale della gabbia GB si ha solo quando è sempre possibile una deposizione anche minima della regina. È fondamentale che rimanga covata ricettiva alla varroa. L’utilizzo di un favo con covata mista, permetterà di mantenere questa situazione per tutta la durata dell’ingabbiamento.
Dalle prove effettuate, si è visto che la quantità di varroa intrappolata nel favo è davvero notevole, spesso si è arrivati a percentuali superiori al 70/80% di quella totale presente nell’alveare.
Una delle prerogative della “Gabbia GB”, è quella di non dover aspettare 24 gg. per effettuare il primo trattamento utile ad abbassare l’infestazione di varroa. Già dopo pochi giorni, il favo inizia a “lavorare” attirando a sé la maggior parte di varroa, intrappolandola sotto l’opercolo.
In questo modo le api adulte vengono meglio preservate dalle punture delle varroe in circolazione, problema che in alveari molto infestati crea notevoli danni, spesso irreversibili.
La seconda qualità ma non meno importante, è la salvaguardia della regina. Al momento della liberazione si può notare come spesso essa riprenda a deporre immediatamente sul primo favo che le capita favorendo una ripartenza veloce l’alveare. L’accettazione delle regine è pressoché immediata e totale. In qualche caso 1 o 2% le regine sono state sostituite da celle reali, ma questo è stato dovuto a fattori fisici (anzianità o carenze varie).
2/5 - Sviluppo primaverile / Gestione della sciamaturaUtilizzare la “Gabbia GB” nei casi in cui si prevede uno sviluppo primaverile precoce.Bloccando la regina per una settimana si riesce a controllare la deposizione, ritardando di circa 10 gg. la sciamatura. Utilizzando un favo di covata già costruito non si perde molto in termini di deposizione e si può lasciare ingabbiata anche 10 gg. Quando libererete la regina, avrete un favo di covata compatta e ben curata.
Una volta liberata essa avrà molto spazio vuoto a disposizione e le molte api nate nel frattempo, accudiranno meglio la nuova covata. In questo modo possiamo evitare il congestionamento dei nidi, riducendo faticose visite per il controllo della sciamatura. Sarà poi l’apicoltore stesso, a seconda delle zone in cui opera, a decidere le tempistiche e la durata dell’intervento.
3 - Allevamento delle regineUtilizzando la “Gabbia GB” si possono allevare le regine senza orfanizzarele famiglie. Chi produce migliaia di regine certamente utilizzerà altre metodiche, chiaramente ci rivolgoiamo a chi produce in prevalenza miele e non vuole rinunciare a produrre qualche centinaio di regine per uso proprio.
Utilizzare un favo di covata già costruito ma senza covata Introdurlo nella gabbia insieme alla Regina Madre Sistemare il favo al centro dell’alveare Dopo 3 / 4 giorni liberare la regina.Avremo così a disposizione centinaia di larve della stessa età per effettuare il traslarvo. Il vantaggio di questo sistema sarà quello di non avere nascite anticipate sulla “stecca innestata”, fattore che spesso annulla il lavoro dell’allevatore meno esperto.
Prima di effettuare il traslarvo si individuano le famiglie più popolate dove si innesteranno le stecche con i cupolini. Si procederà all’ingabbiamento delle regine e alla preparazione dello spazio per ospitare la stecca.
La gabbia con la regina va sistemata come primo favo di destra. La stecca con i cupolini deve essere inserita come terza di sinistra, tra due favi di covata nascente. Eventualmente procedere con la nutrizione.
Dopo 10 gg., una volta preparati i nuclei di fecondazione, preleviamo le celle e inseriamole nei nuclei. La regina deve essere immediatamente liberata, è possibile comunque liberarla anche il giorno successivo. Il vantaggio di non avere l’alveare orfano ci offre la possibilità di poterlo gestire come un alveare in produzione a tutti gli effetti.
4 - Blocco di covata per aumentare le produzioniÈ risaputo che per allevare un’ape occorre del nettare. In pochi sanno che per sfamare un ciclo di covata intero servono 2/3 kg. di miele per ogni favo. Se pensiamo che in genere al mese di maggio all’inizio della fioritura dell’acacia si hanno le famiglie con 7/8 favi di covata, i conti sono subito fatti. Circa 15 kg. di miele saranno utilizzati per nutrire la covata, e non verrà certo immagazzinato nei melari.
Utilizzando la gabbia circa 10 gg. prima del raccolto e per una durata di 8/10 gg., arriveremo alla fioritura con tutta la covata opercolata e pochissima covata da nutrire. Le api per diversi giorni avranno come unico lavoro quello di raccogliere e immagazzinare nettare.
Le tempistiche possono essere diverse a seconda della fioritura utilizzata e del tipo di conduzione che si vorrà fare successivamente. In ogni caso se fatto con criterio, questo metodo ha come fondamento quello di simulare il più possibile l’effetto sciame. Conosciamo benissimo il potenziale di raccolta di uno sciame durante una fioritura. Da esperienze fatte sulla produzione dell’acacia è possibile una produzione superiore del 15/20%.
GOCCIOLATO INVERNALE:
Dosaggio: gocciolare con la siringa 8-10 ml di soluzione tiepida per telaino. Usare 50-80 ml per colonia
Preparazione: per a bottiglia da 275 g aggiungere 275 g di zucchero e miscelare (soluzione 1:1)
GOCCIOLATO O SPRUZZATO ESTIVO:
Dosaggio: per gli sciami usare 20-25 ml per kg di massa di api, per i nuclei e colonie senza covata spruzzare 2-4 ml per lato di telaio.
Preparazione: per la bottiglia da 275 g aggiungere 250 ml di acqua potabile.Posologia e via di somministrazione
Il prodotto deve essere usato come segue : A) Applicazione per gocciolamento: Preparazione della soluzione pronta all’uso al 3,5% (m/V) di acido ossalico diidrato per il gocciolamento: Pre-riscaldare il contenitore della soluzione di acido ossalico diidrato a bagnomaria (30-35 °C). Togliere dal bagnomaria ed aprire il contenitore sigillato. Aggiungere la quantità richiesta di zucchero (saccarosio) del tipo utilizzato per l’alimentazione delle api: - 275 g di zucchero quando si usa il flacone da 275 g - 1 kg di zucchero quando si usa il flacone da 1000 g Chiudere il contenitore ed agitare vigorosamente fino a quando lo zucchero si è completamente sciolto. La soluzione è pronta per l’uso e deve essere applicata tiepida. Somministrazione Riempire una siringa (60 ml) o dispositivo simile attraverso l’ampia apertura del contenitore con la quantità necessaria di soluzione pronta all’uso per trattare una colonia. La dose per telaino è : 0,25 ml/dm2 per l’Europa Occidentale/Centrale e 0,4 ml/dm2 per l’Europa Meridionale.
Per gli alveari a due camere, gocciolare prima il nido inferiore e poi il nido superiore. La caduta degli acari continuerà per 3 settimane La soluzione per gocciolamento pronta per l’uso è sufficiente a trattare 6 - 15 colonie quando si usa il flacone da 275 g o 20 - 50 colonie quando si usa il flacone da 1000 g. La soluzione pronta all’uso per gocciolamento deve essere utilizzata immediatamente e non può essere conservata dopo la preparazione. B) Applicazione per spruzzamento: Preparazione della soluzione 3% (m/V) pronta all’uso di acido ossalico diidrato per lo spruzzamento: Aggiungere acqua potabile alla soluzione: - 250 g (250 ml) di acqua potabile quando si usa il flacone da 275 g; - 900 g (900 ml) di acqua potabile quando si usa il flacone da 1.000 g, Chiudere il contenitore ed agitare. La soluzione è ora pronta all’uso. Somministrazione Riempire uno spruzzatore manuale o un dispositivo simile con la quantità necessaria di soluzione pronta all’uso per trattare una colonia. Spruzzare 2-4 ml di soluzione su ciascun lato del telaino ricoperto dalle api. Se solo metà del telaino è ricoperta da api occorre ridurre il dosaggio del 50%. La dose massima è di 80 ml. Il volume totale richiesto varia in base al tipo di alveare: - Colonie senza covata, colonie artificiali senza covata o sciami appena immessi nell’alveare dovrebbero essere trattati con una dose di 0,3 ml/dm2 di telaio completamente coperto di api e per la maggior parte degli alveari. - Sciami, sciami artificiali in glomere dovrebbero essere spruzzati con 20-25 ml di soluzione per spruzzamento pronta all’uso per kg di api. Per un accurato dosaggio spray col vostro spruzzatore manuale spruzzate 10 volte in una coppa di misurazione e calcolate il volume per ogni azione di pompaggio. Calcolate quante azioni di pompaggio sono necessarie per trattare un lato del telaio. I telaini dovrebbero essere irrorati con una inclinazione di 45° in modo da minimizzare la spruzzatura diretta nelle celle. La caduta degli acari continuerà per 3 settimane. Trattare lo sciame, lo sciame artificiale o artificiale prive di covata colonia in primavera / estate come unico trattamento quando la maggior parte delle api è all'interno dell'alveare (la sera). La soluzione per lo spruzzamento pronta per l'uso è sufficiente per trattare 5 - 10 colonie utilizzando il flacone da 275g o 25 - 40 colonie utilizzando il flacone grande da 1.000g.
APIGUARD- trattamento della varroasi delle api causata da Varroa destructor, confezione da 10 pezzi
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